Impiego di nuovi materiali

La rete fognaria di Vercelli, storicamente realizzata con materiali quali mattoni, cemento gettato in opera o elementi prefabbricati dello stesso materiale, è stata presa in gestione dalla nostra Società a partire dal 1996. In occasione del rifacimento della pavimentazione di alcune vie da parte del Comune, sono state cambiate negli anni anche le tratte fognarie sottostanti la viabilità; si è così deciso di utilizzare materiali "nuovi" che assicurano una funzionalità e una durata nel tempo ottimale.

Vercelli e a seguire tutti gli altri comuni gestiti dall'Azienda, hanno visto la posa di nuove condotte, costituite prevalentemente di materiale plastico come il PVC ed il Polietilene strutturato, che garantiscono una perfetta tenuta, sono più leggere da movimentare, più facili da posare e possiedono un indice di scabrezza (ruvidità interna della condotta) che permette una maggiore scorrevolezza dei reflui rispetto ad altri materiali di pari sezione, utilizzati per la realizzazione di sistemi fognari. Il costo contenuto delle condotte plastiche permette di estendere lunghezze maggiori di rete e non occorre mano d'opera particolarmente specializzata per eseguire gli allacciamenti delle utenze ai collettori principali.

In alcuni casi, quando si deve garantire una resistenza della condotta di tipo superiore rispetto a quella del materiale plastico od assicurare il trasporto di portate elevate in presenza di scarsa pendenza, la nostra Società ha adottato anche altri materiali più pregiati ed adatti allo scopo, come condotte in gres o in vetroresina turbocentrifugata e rivestita internamente.

Il collegamento intercomunale dei sistemi fognari

Analogamente a quanto seguito per i sistemi acquedottistici, con il fine di poter accentrare la gestione in un numero limitato di impianti di depurazione per più sistemi fognari si è dato corso allo studio dedicato circa la possibilità di interconnettere le reti fognarie di più centri urbani e collettare tutti i relativi reflui agli impianti di depurazione più evoluti tecnologicamente ed aventi potenzialità residua ancora non utilizzata a pieno.


Il primo esempio di questa scelta strategica è stato il collegamento della rete fognaria del comune di Prarolo alla rete di Vercelli, questa applicazione, oramai realizzata e funzionante da alcuni, è costituita da una stazione di raccolta e rilancio dei reflui urbani sita in Prarolo dalla quale vengono inviati i reflui, mediante pompaggio in pressione, verso la rete di Vercelli. La condotta di collegamento raggiunge la rete fognaria del rione Cappuccini e pertanto i reflui possono poi essere recapitati unitamente a quelli della città di Vercelli presso il depuratore comunale sito in via Papa Giovanni Paolo II.

Recenti progetti di fattibilità, di cui parte in corso di valutazione secondo quanto richiesto dall'ATO 2-Piemonte (pianificazione investimenti da tariffa), prevedono altri collegamenti tra comuni limitrofi e centralizzazione di impianti di depurazione.

Monitoraggio delle stazioni di sollevamento e rilancio reflui

In considerazione della conformazione del territorio della bassa vercellese, allo scopo di convogliare verso i pubblici impianti di depurazione i reflui raccolti dalle reti fognarie comunali, si è resa necessaria la realizzazione di numerosi impianti di sollevamento dei liquami. In particolare, nel solo territorio del Comune di Vercelli sono presenti 43 impianti di sollevamento liquami, in cui è installato un totale complessivo di 105 elettropompe di varia potenza.
La presenza di numerose strumentazioni elettromeccaniche comporta un notevole impegno di personale per il monitoraggio del corretto funzionamento di tutte le apparecchiature e del conseguente mantenimento del corretto funzionamento delle reti fognarie pubbliche.

Allo scopo di ottenere un più agevole ed efficiente sistema di controllo delle stazioni di sollevamento presenti sul territorio, è in atto l'adeguamento dei quadri elettrici di comando e di controllo degli impianti con centraline di nuova concezione, in grado di comunicare autonomamente, per mezzo di connessioni dati, con la centrale di telecontrollo aziendale. Tale sistema garantisce un aggiornamento in tempo reale, 24 ore su 24, circa il corretto ed efficiente funzionamento degli impianti di sollevamento, nonché in merito alle portate di reflui sollevati dagli impianti stessi. Ad oggi, gli impianti di sollevamento dotati di sistema di telecontrollo sono 30 ed, entro breve tempo, si prevede che pressoché la totalità delle stazioni di sollevamento pubbliche disponga di idoneo sistema di telecontrollo.
Inoltre, al fine di ammodernare gli impianti di sollevamento liquami esistenti, è in atto la progressiva sostituzione delle elettrompompe in essi installate, a partire da quelle più vetuste, con nuove macchine dotate di motori elettrici ad alta efficienza (IE3), meno energivori, ed in grado di consentire un notevole risparmio in termini di consumi elettrici. Tali risultati vengano inoltre ottenuti mediante la collaborazione con i vari fornitori, che a tale scopo provvedono ad effettuare specifiche sperimentazioni sugli impianti.