A partire dall'ultimo decennio, la nostra Società, seguendo le linee guida dell'ATO 2-Piemonte, ha cercato di ottimizzare il più possibile la gestione degli impianti di acquedotto, con l'obiettivo di "centralizzare" gli impianti di emungimento e di creare delle intercomunicazioni tra i vari acquedotti comunali.

L'acquedotto intercomunale di Trino e Palazzolo Vercellese

L'acquedotto di Trino è alimentato dal campo pozzi "S.Genuario", localizzato nel territorio di Crescentino: una condotta che percorre c.a. 14 km, che collega il campo pozzi alla rete idrica del centro urbano di Trino. Il percorso della condotta adduttrice non è molto distante dal territorio del Comune di Palazzolo Vercellese, anch'esso gestito come SCII dalla nostra Società.

All’inizio del 2000, il Comune di Palazzolo V.se incorreva molto spesso in criticità legate alla tenuta della condotta adduttrice tra pozzo e l'abitato (c.a 7 km): la tubazione era stata realizzata in fibrocemento e correva prevalentemente sotto campi coltivati, attraversando una moltitudine di rogge e strade rurali; i casi di rottura diventavano sempre più frequenti e la ricerca delle perdite e loro riparazione era diventata molto difficile, specialmente nel periodo estivo, in occasione dell'allagamento delle risaie. Queste le ragioni alla base della nuova realizzazione che oggi collega ll'acquedotto di Palazzolo Vercellese alla condotta adduttrice che alimenta il centro urbano di Trino. Negli scorsi anni è stato realizzato un nuovo stacco dalla suddetta adduttrice, di lunghezza pari a c.a 7 km, che alimenta direttamente l'acquedotto di Palazzolo V.se. Il sistema è stato poi completato dotando il campo pozzi di S.Genuario di un nuovo pozzo di emungimento dell'acqua e di un grande serbatoio di accumulo: oggi il campo pozzi è in grado di alimentare i due comuni dosando la portata effettivamente richiesta dall'utenza, tramite l'azione di gruppi di pompaggio (booster) situati nei nodi di partenza dei due acquedotti. Questi gruppi funzionano a velocità variabile in funzione della pressione rilevata nelle singole reti d'acquedotto e pertanto il consumo di energia elettrica e strettamente legato all'effettiva richiesta di acqua da parte dell'utenza.
Vantaggi ottenuti:

  • gestione unica della fonte di approvvigionamento e potabilizzazione dell'acqua;
  • monitoraggio ottimale dell'acqua distribuita da un unico punto di emungimento;
  • risparmio energetico.

L'acquedotto intercomunale è in grado di poter alimentare anche altri centri abitati del territorio dell'ATO 2-Piemonte ed è pertanto allo studio, l’idea di poter sfruttare questa possibilità nei prossimi anni.

Il nuovo campo pozzi di Vercelli

L'acquedotto di Vercelli è alimentato da 10 pozzi situati nell'area urbana ed extra urbana che, in base alle vigenti normative, in parte non possono più essere mantenuti in funzione.

Da circa un decennio si sta lavorando su un importante progetto per adeguare tutto il sistema acquedottistico cittadino, che nel frattempo è stato trasformato in acquedotto intercomunale: l'acqua emunta e potabilizzata a Vercelli raggiunge infatti anche i comune di Prarolo e Borgo Vercelli, mentre è in fase di realizzazione un nuovo collegamento per il Comune di Desana. Il progetto prevede di realizzare un nuovo campo pozzi nella zona sud/ovest della città, con annesso serbatoio di accumulo per le emergenze e per sopperire le richieste di punta dell'utenza; analogamente si prevede di adeguare il già esistente campo pozzi di via Svezia, nell’area nord di Vercelli. Alcuni dei pozzi, ancora oggi funzionanti, andranno dismessi progressivamente e ne resteranno a disposizione soltanto alcuni (a norma) per poter essere ancora sfruttati, ma con il solo compito di unità di scorta/emergenza.

Il nuovo campo pozzi denominato "ex-OPN" che prende questo nome perchè si sta realizzando a ridosso del vecchio ospedale neuropsichiatrico di via Trino, vede la realizzazione di due pozzi, di un potabilizzatore per l'abbattimento dei parametri ferro e manganese e due serbatoi di accumulo di volume totale pari a circa 2.000 m3.

L'acqua trattata verrà pompata nella rete esistente attraverso due nuovi collettori che raggiungeranno la via Trino ed in senso opposto la zona di V.le Rimembranza; per poter alimentare questi collettori verrà prelevata l'acqua dai serbatoi che verrà pompata, a seconda dell'effettiva richiesta dell'utenza, da un gruppo di rilancio munito di pompe con inverter (sistema che ottimizza le prestazioni dei macchinari con il massimo del risparmio energetico). L'opera riconosciuta come "strategica" sarà un luogo "vivibile" per la cittadinanza, che potrà usufruire di alcuni benefici legati alla possibilità di immergersi nella la natura autoctona circostante gli impianti, effettuare percorsi formativi legati al tema dell'ambiente e dell'acqua, usufruire di spazi predisposti per passeggiate, nonché per la coltivazione di orti. Il progetto prevede anche la possibilità di poter osservare piante ed insetti utili all'ecosistema durante l'evolversi delle stagioni. Il complesso sarà realizzato in modo da creare il minor impatto ambientale possibile e per questo gli impianti sono stati ideati per avere minore consumo energetico e possedere un aspetto visivo simile a quello delle tipiche costruzioni rurali della campagna vercellese.